Ma l’idea di abbandonare il luogo dove la sua cucina era nata a Filippo non andava proprio giù, ed ecco che, corona virus in causa, una nuova idea si è fatta strada. Prima, nel confinamento di primavera, con una offerta a domicilio ben apprezzata, salutata con la nascita del nuovo nome: “Filippo a casa tua” e infine, cosa di pochi giorni fa, con la trasformazione del vecchio ristorante in un punto di offerta gastronomica multipla.
Filippo, come ti trovi in questa nuova veste? Come definiresti questo locale, una gastronomia?
“Una gastronomia, un bistrot, un food delivery, ma anche un negozio di alimentari. Siamo aperti da tre giorni e ci mancano ancora tanti prodotti, ma abbiamo optato per l’orario continuato anche con le attuali restrizioni (oggi zona arancione, n.d.r.), e devo dirti che mi diverto. Oltre alla nostra cucina classica e territoriale, i cui piatti prepariamo qui anche per l’altro ristorante, stiamo selezionando tanti prodotti. Questa scelta di piccoli produttori di formaggio piemontesi, ad esempio, oppure i salumi di Anselmo da Fornovo, o i pani di grani antichi fatti da noi con la farina del Molino Angeli.”
Pietrasanta è un piccolo borgo che in pochi anni ha subito una fortissima trasformazione sotto la spinta di un successo turistico tumultuosamente crescente. Successo che ha spazzato via dal centro storico qualunque attività che non fossero quelle di bar e ristoranti, cresciuti a dismisura insieme ai negozi di abbigliamento e alle numerosissime gallerie d’arte che caratterizzano la cittadina. Filippo, uno dei protagonisti di questo assalto alla città, consapevole del fatto “che i tempi cambiano,” ha fatto di necessità virtù, tornando all’antico con una proposta veramente accattivante, auguri!