L’azienda è certificata biologica e se si dovesse scegliere una formula che ne guida l’azione questa potrebbe essere “agricoltura di precisione”: esecuzione di pratiche in campagna meticolosamente pensate e studiate, e controllo puntuale dei loro effetti su terra e vegetazione. Dettami dalla biodinamica compresi, seguiti con un ferreo pragmatismo, ossia osservandone attentamente gli effetti sulle piante.
Risultato: vini non appariscenti ma che conquistano con la loro forza, lo spessore, la complessità.
Eccoci quindi al Friulano 2019: profumi avvolgenti di tiglio, fiori gialli, miele e una sottostante linea più pungente di glicine; in bocca entra leggero, per mettere poi in mostra cremosità e scorrevolezza. Il Sauvignon 2019 spiazza perché non ha il consueto tratto aromatico marcato ma seduce con sentori agrumati e sottile freschezza. Altro Sauvignon è il Primaluce 2017, profondo al naso e di beva compatta, con una bella acidità integrata e finale potente. Il Riesling 2018 (riesling renano) si mostra pirico e pieno delle classiche note di idrocarburi al naso; è coinvolgente grazie al dinamismo di una beva dissetante. Infine, l’Oasi, un picolit secco dal colore giallo carico e seducenti sentori di frutta gialla matura, in cui convivono garbata dolcezza e pungente succosità.
Aquila del Torre
Via Attimis, 25 – Savorgnano del Torre
Povoletto (UD)
Tel. 0432666428
www.aquiladeltorre.it
Accoglienza: Oasi Picolit Bed&Breakfast
www.oasipicolit.it
Nella foto, Michele Ciani