Farsi una cantina, come e dove

1
8025

Quanti di noi appassionati di vino non agognerebbero di possedere una cantina privata? Ma è solo un lusso per milionari o per chi dispone di grandi spazi nella propria abitazione? Assolutamente no! In questo articolo dimostreremo come già con 4 mq si può avere una discreta cantina con ogni dispositivo utile per conservare il vino nel migliore dei modi, come Bacco comanda!

Abbiamo raccolto l’esperienza di un’azienda milanese che si occupa proprio di costruire cantine per privati ed enoteche, la Winest (www. winest.it) di Paderno Dugnano. Il titolare, Paolo Panizzolo, ci spiega come, nell’ultimo biennio, il suo studio di progettazione abbia registrato un boom di richieste per le cantine o wine room private. Vediamo insieme a lui quali sono gli elementi indispensabili per realizzare una cantina personale.

1. La prima cosa da valutare: temperatura e umidità

Panizzolo afferma che la prima cosa da valutare è la temperatura e l’umidità dello spazio destinato a dimora per i vini : “Come sappiamo lo sbalzo termico è la condizione che maggiormente può incidere negativamente sulla conservazione del vino. Consiglierei di dotarsi di un termometro, meglio ancora se dotato di igrometro (misuratore di umidità) e controllare mensilmente, durante l’anno, la temperatura e la percentuale di umidità. Se l’oscillazione delle temperature, l’escursione termica è troppo elevata, bisogna dotare il locale di idonea coibentazione ed eventualmente di un piccolo impianto per mantenere la temperatura e l’umidità costanti e assicurare il ricambio dell’aria. ”

Si tratta di impianti ingombranti?

No, assolutamente.  Come esempio che può dare un’idea immediata di come siamo questi impianti, possiamo paragonarli ad un climatizzatore con uno split interno e un’unità esterna. Ci sono poi un’infinità di modelli, dai più basici a quelli più  evoluti, in grado di gestire tutti i microclimi ed eventualmente integrabili con l’impianto domotico.”

Un taverna potrebbe essere il luogo giusto per creare una cantina privata?

Certo, occorre però prima verificare le condizioni ambientali, come, per esempio, se l’ambiente abbia fonti di riscaldamento .”

Qual è la temperatura migliore per una cantina privata o wine room personale?

La temperatura deve essere costante e preferibilmente compresa fra i 13° e i 15°.”

2.Quanto spazio dobbiamo avere a disposizione per una cantina privata

Lo spazio non è mai un problema. Basta anche solo una nicchia per conservare in modo corretto dei vini di pregio. In questo caso occorre precisare che si parla correntemente di cantine private, indicando due diverse tipologie di situazioni: i frigoriferi espositori e le wine room. Nel caso di una nicchia utilizzeremo un espositore refrigerato, mentre per una stanza dei vini possiamo partire da un minimo di pochi metri quadri. Di recente abbiamo realizzato un progetto con una stanzina di 1,60 x 1,50 mq!

3.La luce

La luce dei raggi ultravioletti del sole, come sappiamo, è nociva per la conservazione del vino, pertanto meglio scegliere un luogo chiuso dotato di illuminazione artificiale, per realizzare la propria cantina privata.

4.Lo stoccaggio delle bottiglie: design ma non solo

Quali sono i migliori sistemi di conservazione e di organizzazione delle etichette  da custodire?

Esistono molteplici tipologie di scaffalature. I materiali più richiesti e utilizzati sono il ferro, l’ottone e l’acciaio. I legni che prediligiamo hanno un ruolo importante anche nella produzione enologica, ossia il rovere (ricordiamo le botti) e il castagno (i pali del vigneto per esempio). Esistono dei sistemi di stoccaggio retroilluminati a led davvero suggestivi. La conditio sine qua non per gli scaffali è la posizione delle bottiglie: devono esser tenute orizzontalmente oppure con un’inclinazione di 5°. In questo modo, come suggerisce una regola fondamentale per la conservazione del vino, il tappo resta sempre umido e a contatto col vino dilata il poro del sughero, limitando il passaggio di ossigeno, rallentando così il fenomeno ossidativo. Possiamo, inoltre, includere dei sistemi di etichettatura con QR code per aggiungere dati e dettagli alle bottiglie.”

5. Anche il rivestimento del pavimento conta!

Esiste una pavimentazione più idonea per una wine room?

Noi prediligiamo il cotto, oltre che per un fattore estetico, per una ragione tecnica e pratica: è  un materiale in grado di far risalire l’umidità per capillarità, creando quindi il microclima ideale per la conservazione del vino.”

6. I plus e gli optional per una cantina privata

Quali sono le realizzazioni più complesse che avete portato a termine e quali le richieste più stravaganti che avete dovuto soddisfare?

Solitamente questi ambienti diventano una sorta di stanza dei giochi, il luogo dei desideri per il collezionista privato. Pertanto abbiamo costruito delle ambientazioni particolari, con giochi d’acqua e una suggestiva scenografia di luci. Da un punto di vista tecnologico, invece, possiamo integrare un software che suggerisce esattamente la bottiglia migliore da stappare in base al menù proposto dalla padrona di casa oppure in base ai gusti dei suoi commensali.”

___§___

Elena Pravato

Se fossi un vino fermo sarei un Moscato giallo Castel Beseno. perché adoro i dolci (prepararli e mangiarli ) e resto fedele alla regola non scritta dei sommelier “dolce con dolce” . Inoltre è trentino come la terra che mi ha adottato. Se fossi uno spumante sceglierei un Oltrepò Pavese perché ricorda la mia Lombardia, dove sono nata e cresciuta. Se fossi un bicchiere sarei un bicchierino da shot o cicchetto, data la mia statura tutt’altro che imponente.

1 COMMENT

  1. E per chi non avesse spazio o volesse mantenere un contatto diretto con il vigneron produttore, la cantina diffusa di Vigneron.wine potrebbe essere una super svolta. È un servizio che il uso, abitando in appartamento e non avendo spazio.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here