Questo particolare rende bene l’idea, oltre che della dimensione, della determinazione a perseguire una visione allargata di ecosostenibilità, ciò che di recente ha portato l’azienda ad abbracciare le prerogative di una società benefit, ossia di una entità giuridica che oltre a generare utili ponga in primo piano valori fondanti di natura sociale e ambientale, dalla riduzione dell’anidride carbonica emessa alle condizioni di lavoro dei dipendenti.
Ad assecondarne gli impulsi c’è uno staff giovane e motivatissimo guidato da Matteo Giustiniani, enologo e amministratore delegato (sua, fra l’altro, la Fattoria Sardi di Lucca), e da Alessio Gorini in qualità di direttore tecnico e agronomo. Sono stati loro i ciceroni di un giorno, per me che mancavo da Avignonesi pressappoco da un’era.
I vini appaiono infatti sempre meno obbligati dai cliché e dalla confezione, traggono vantaggio dalla eterogeneità dei suoli, dei versanti e delle esposizioni (e quindi sono giustamente dotati di accenti e timbriche differenti) e trasmettono un’idea di trasparenza espressiva e di “leggibilità territoriale” dai connotati più netti, intercettando con decisione approdi di eleganza.
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NOBILE DI MONTEPULCIANO IN VERTICALE
Nobile di Montepulciano 2010
Evoluzione terrosa ai profumi ma buona freschezza gustativa in un vino carnoso, robusto, caldo, anche se non propriamente un mostro di finezza.
Nobile di Montepulciano 2014
Si cambia registro. Tenui cromatismi annunciano profumi particolarmente vividi, fondati su una chiara desinenza floreale e su un coté semiaromatico finanche sbarazzino. Il profilo dritto, dalla “postura chiantigiana”, smuove sentori di geranio e piccoli frutti rossi macerati; la trama è slanciata e longilinea, il sapore delizioso.
Nobile di Montepulciano 2015
Impatta con eleganza su un bel portato di sfumature: è ampio, minerale, dai tannini ammansiti e dalla trama morbida e rotonda, sia pur scontando qualche leggera vacuità a centro bocca. Con l’aria il frutto acquisisce toni più brulée, a sottolineare la generosità e il calore del millesimo, ma il nostro resta pur sempre un bel conseguimento, proprio in ragione del fatto che si riferisce a quel millesimo.
Nobile di Montepulciano 2016
Profondità aromatica, integrità di frutto, tono, mineralità, risvolti floreali. E poi un tratto gustativo vivo, tenace, grintoso, salino, dalla timbrica elegantemente austera. Con una lieve, perdonabile rugosità tattile che non fa altro che esaltarne il carattere, e con un presumibile futuro all’altezza.
Nobile di Montepulciano 2017
L’annata si fa presto a presentarla: non ha mai piovuto! Per tale motivo un risultato del genere non può che rendere soddisfatti. Dispiegato, floreale, elegante, è solo un po’ frenato nel finale, lì dove oscilla fra asciuttezza e sale. La distensione ne risente, ma l’armonia fra le parti gli consente di gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Nobile di Montepulciano 2018 (campione da vasca)
Ad un comprensibilissimo gap di focalizzazione, in particolare dal punto di vista della espressione fruttata e della sua giusta integrazione nelle trame, evidenzia un paio di doti importanti: una buona qualità del tannino e un ascendente floreale che gioverà senz’altro al garbo, all’eleganza e alla pura godibilità.
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I CRU QUANDO NON PIOVE MAI
La prova di forza dei terroir. Vinificati e affinati tutti allo stesso modo (fermentazioni spontanee, macerazioni lunghe, maturazione in botti grandi di rovere) e tutti da sole uve sangiovese.
Nobile di Montepulciano La Stella 2017
Qui hai ricchezza di frutto, mineralità e sentori di grafite. Largo di trama, dal finale astringente, è un vino caldo e abbracciante, che sbuffa e spinge.
Nobile di Montepulciano Le Badelle 2017
Nobile di Montepulciano La Banditella 2017
Profilo nordico, longilineo, stilizzato, ma non per questo meno evocativo. Tutto giocato in sottrazione, possiede una bellezza disadorna, una speciale levità e una naturalezza che gira a mille.
Nobile di Montepulciano Oceano 2017
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IL POGGETTO DI SOPRA
Nobile di Montepulciano Poggetto di Sopra 2017
Nobile di Montepulciano Poggetto di Sopra 2016
Di estrema eleganza, possiede IL portamento, la salinità, la giustezza. Un vino di personalità, lunghissimo e caratterizzato, dalle proporzioni perfette e con un raro senso dell’equilibrio. Insomma, un bellissimo conseguimento.
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GUEST STAR
Grandi Annate 2016
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L’ORGOGLIO DEL CADETTO
DA-DI 2020
Rosso di Montepulciano 2018
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L’immagine di Virginie Saverys è tratta dal sito aziendale.