Dopo una giornata trascorsa a Torre a Cona si coglie, naturalmente, il forte tratto toscano tracciato nel sua tratto più puro dalle forme dei Colli Fiorentini e dalla maestosità della villa settecentesca che incombe mentre si sale; ma si avverte anche, stando attenti e cogliendo i dettagli, molto della grazia e della educata precisione piemontese. E non deve sorprendere, visto che la proprietà di questo edificio e della tenuta, antico possedimento della stirpe fiorentina dei Rinuccini, è oggi della nobile famiglia dei Rossi di Montelera, che proprio da Torino proviene. Per la precisione, si sta parlando dei Rossi della Martini&Rossi, famosissimo brand di liquori, che per iniziativa di Napoleone fu acquisito nel 1935 ponendo così fine a una serie di passaggi di mano, effetti di estinzioni e matrimoni.
Di recente, è stato dato un forte impulso alla attività di ospitalità con l’osteria che vede ai fornelli le illustri presenze di Maria Probst e Cristian Santandrea (provenienti dalla gloriosa Tenda Rossa di Cerbaia in Val di Pesa, ne abbiamo parlato) dallo stile elegantemente country, e sono state recuperate venti camere dell’ala ovest della villa per una accoglienza di charme condita di esperienze quali escursioni in bicicletta, gite a cavallo, ricerca del tartufo.
I vini
Il Chianti Colli Fiorentini Riserva Badia a Corte 2019, sangiovese in purezza, matura 24 mesi in botte grande ed è decisamente in ottima forma, testimone forse più emblematico di un territorio che grazie al clima riesce a trasmettere caratteri di agilità e freschezza. All’olfatto è nitido e preciso, elegante e persistente; in bocca è setoso e non privo di potenza, croccante e saporito, e procede con agilità verso un finale ficcante.
Il Terre di Cino prende il nome da Francesco di Cino, capostipite della famiglia Rinuccini, antica proprietaria di Torre a Cona. Con l’annata 2018 da Igt passa a far parte della denominazione Colli Fiorentini, rivendicata con orgoglio, ed è un vino meno pronto e accomodante nella sua irruente gioventù, con un frutto nitido punteggiato da note di menta e sensazioni boschive. Al palato ha grande spalla e sostanza, è sapido e maturo, e il tannino è ancora da arrotondare.
Il Colorino Casamaggio 2019, che sta in acciaio e poi un anno in botte grande, è un vino lieve sul palato, con il frutto rosso protagonista a cui si affiancano delicati rimandi di rabarbaro dolce. La tessitura fine al palato e l’allungo finale confermano un carattere improntato alla piacevole bevibilità.
Il Merlot 2019, infine, che matura parte in botte grande e parte in tonneau, Gioca bene le carte del frutto suadente e anche opulento ma senza esagerazioni, affiancandolo efficacemente con una linea più “acuta” e fresca. Porta egregiamente i suoi 15 gradi alcolici, è polposo non ingombrante e sfoggia una piacevole beva vellutata.
Torre a Cona
Località Torre a Cona, 49 – Rignano sull’Arno (FI)
www.torreacona.com