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Bere bene a Montalcino è facile. Ma mangiare? Ecco, Il Giglio ti risolve i problemi

di Fernando Pardini ....accade quindi che quel posto cui vi accennavo, e al quale ben volentieri ritorno ogni volta che posso, si stagli con merito nel panorama gastronomico (non sempre esaltante) dei luoghi. Dissimulando le proprie potenzialità sotto le insegne apparentemente “innocue” di un piccolo albergo a conduzione familiare situato in pieno centro cittadino: Il Giglio si chiama, Il Giglio è il suo nome.

Quercia al Poggio in Chianti Classico, o della austera compostezza

di Fernando Pardini Mettiamo il caso che i ragionamenti vadano a parare su Monsanto. Beh, una volta esclusa la multinazionale (e noi la escludiamo ben volentieri), per gli enofili non ci sono santi: il pensiero punta dritto al Chianti Classico. Ecco, semmai è quando siamo lì che corre l’obbligo di una puntualizzazione

Questione di feeling. Primo master sui vini biodinamici con i “Brisighella boys”

di Marco Bonanni Il sasso era stato lanciato, i piatti volavano fra lo scompiglio generale, i puntini sulle i messi come le ave Maria durante il mese di maggio. Che giornata ragazzi, che giornata! Primo Master sui vini biodinamici.Luogo dell’evento Fabriano, nel cuore delle terre rossiniane, pensato apposta per non far sentire l'eco delle esplosioni che avrebbero potuto spaventare gli ignari costieri

Barolo Vignarionda Oddero, la razza non invecchia e i cruciverba saranno tutti nuovi

di Fernando Pardini Ci stavo pensando da un po’: ma il Barolo Vigna Rionda di Oddero (Oddero Poderi e Cantine) che fine avrà fatto? Eppure l’incedere solenne di certe vecchie annate si era insinuato stabilmente fra i ricordi miei migliori, assieme al fascino autunnale di un 2001, struggente e malinconico come un blues liquido...

“Selecta” in degustazione a Palazzo Brancaccio

di Riccardo Brandi ROMA - C’era solo l’imbarazzo della scelta, lo scorso 24 ottobre, nella splendida cornice di Palazzo Brancaccio, nel cuore di Roma, quando mi sono immerso fra i banchi di degustazione proposti dalla casa di distribuzione Selecta, fondata nel 1989 da Guido Bruzzo, Luciana Schena e Roberto Melloni

Viaggio nella galassia Lungarotti: resort, bistrot, musei e naturalmente tanto vino. Con le verticali di Torgiano Riserva Rubesco Vigna Monticchio e di Montefalco Sagrantino

di Riccardo Farchioni TORGIANO (PG) - Le tenute di Torgiano e Montefalco, il resort ed il wine bar, i musei del vino e dell'olio. Viaggio nella galassia Lungarotti in compagnia di Chiara

Elio Altare e i Barolo Boys, visti oggi

di Franco Santini “Eravamo considerati i ragazzi ribelli. Avevamo sfidato un sistema arcaico e dogmatico, finimmo per essere chiamati “Barolo boys”, i ragazzi del Barolo. Da qualcuno esaltati e posti su un piedistallo, da altri visti come nemici della tradizione e dell’identità della Langa”. Ma che cosa hanno oggi da raccontare quei vini che tanto fecero discutere?

Sei “orange wine” degustati alla cieca

di Leonardo Mazzanti LUCCA - Vini particolari per una sera. Interessantissima, illuminante, dialettica degustazione in compagnia di alcune delle etichette più rappresentative di questa corrente di pensiero (e di azione). Protagonista, assieme ai vini, il Friuli.

Isole e Olena in Chianti Classico: la bellezza sta scritta in un pentagono. Le nuove annate

di Fernando Pardini “Il terreno ci è dato, il terreno va studiato, capito e protetto. Al vignaiolo una missione: riuscire a comprendere il senso di un territorio. Al vignaiolo il compito di trasportare e consegnare conoscenze“. Paolo De Marchi, viticoltore a Isole e Olena

Spilluzzicando USA/2 : Silicon valley

di Luca Bonci Cosa vi aspettate di mangiare negli States? Hamburger? Certo, anche quelli. Ma ciò che diventa veramente inevitabile, specialmente se alloggiate in albergo, è altro: è la super carica di colesterolo mattutina...

Rosso Conero, vino rosso marino/2. I protagonisti storici

di Riccardo Farchioni Dopo esserci rassicurati che il Rosso Conero "vive e lotta insieme a noi" grazie a nuove generazioni di bravi vignaioli, descriviamo i vini di quelle cantine "storiche" che dagli anni 80, con una anticipazione sulla vocazione autoctonista che anni dopo si sarebbe affermata nel nostro Paese, puntarono sul montepulciano (rinunciando quindi agli "alleggerimenti" del sangiovese) per realizzare vini di struttura e sostanza che conquistarono la critica enologica

BaroloBrunello, i due alti versanti del vino italiano/2: dalla parte del Brunello di Montalcino

di Riccardo Farchioni Barolo e Brunello di Montalcino sono curiosamente accomunati da un dato numerico che è poi all'origine di tutto: il numero degli ettari occupati dai vigneti dedicati ai due grandi vini, circa duemila. Per il resto, storie diverse
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