Eppure questo territorio si è dotato negli anni di una ampia e dettagliata descrizione delle Menzioni Geografiche Aggiuntive (MGA) raccolte in una carta che racchiude tutti i comuni della denominazione e che consente al consumatore e all’appassionato di distinguere versanti, suoli ed esposizioni delle numerose MGA descritte. Lavoro che ha coinvolto i produttori e i tecnici e che ha delimitato zone con qualità e tradizioni particolari che si possono ritrovare nei vini prodotti.
In linea di massima i terreni del Roero si distinguono da quelli di Langa per la maggiore presenza di sabbie e marne (terreni marnoso-arenari) che conferiscono ai suoli maggiore leggerezza ma anche maggiore permeabilità. Naturalmente si distinguono all’interno del territorio roerino diverse zone che si caratterizzano per particolari tipi di suolo come la zona di Canale, Priocca e Govone dove si riconoscono terreni marnosi gessosi – solforati con un contenuto di calcare relativamente basso per la zona (3-10%). Altre zone sempre con caratteristiche di terreni permeabili e marnosi possono arrivare anche al 50% di calcare.
Il clima risente della presenza delle alpi marittime e del Monviso, una congiuntura che riduce molto la piovosità di questa zona che risulta fra le più basse del Piemonte: molto spesso le precipitazioni annue non superano i 500/600 mm. In questi casi la piovosità invernale e la presenza di neve sono le fonti primarie di ricarica delle falde e dell’accumulo idrico dei terreni. La combinazione terreni sciolti/bassa piovosità pone così la vite in una situazione di scarsità idrica durante la fase estiva, che però è mitigata da massime estive non così elevate ( prova ne sia la presente annata 2022, in cui il termometro in zona Canale ha superato raramente i 30 °C).
L’azienda nata all’inizio del secolo scorso ha avviato la sua avventura enoica negli anni ’70. Il padre dei due odierni proprietari, Giovanni, iniziò la costruzione della cantina, che oggi vediamo ben attrezzata e funzionale, producendo all’inizio circa 10000 bottiglie. Oggi l’azienda si è evoluta e dalla classica cascina piemontese che prevedeva oltre che alla vigna anche gli animali, assistiamo ad una specializzazione che ha portato l’estensione delle vigne dell’azienda a 26 ha. Per la piattaforma ampelografica ci si affida alla tipicità e alla tradizione anche se, da qualche tempo l’azienda si è dotata di vigneti a pinot nero da cui si trae un metodo classico che pure abbiamo assaggiato.
Tornando ai vitigni presenti in azienda, una buona parte delle superfici è dedicata all’arneis, poi abbiamo nebbiolo, barbera, favorita, il sauvignon blanc e il già citato pinot nero. L’agricoltura praticata in azienda è come la definirebbero in Francia “agriculture durable“, un’agricoltura che ha a cuore la fertilità dei suoli, la conservazione delle riserve d’acqua, la diminuzione dei trattamenti e la ricerca di un equilibrio con l’ambiente circostante. Con queste premesse ci accingiamo ad assaggiare assieme a Vincenzo Zappalà, i vini dell’Azienda Pace in compagnia dei due fratelli. Il primo proposto è il Metodo Classico che nasce dai vigneti di pinot nero posti in località Mompellini e dal nebbiolo vinificato precocemente in rapporto 40/60. Dopo la produzione della cuvée, sosta 36 mesi in bottiglia per poi, eseguita la sboccatura, essere messo in commercio. Alla vista è giallo paglierino scarico con bolla molto fine e persistente, il profumo fruttato e e si distingue per una bella freschezza e cremosità. Il finale lievemente salino accompagna una buona pulizia finale della bocca. Il secondo vino assaggiato è una Langhe DOC Favorita 2021. Dal colore giallo paglierino lievemente verdognolo, limpido, si distingue per il profumo floreale con note lievemente agrumate che in bocca sia accompagnano ad una nota fruttata e lievemente ammandorlata. Apriamo la carrellata dei vini a base di Arneis , vitigno principe del Roero che rappresenta anche un peculiarità dell’azienda Pace.
Il vini successivi sono dedicati al padre dei fratelli Negro: Giovanni veniva distinto dai compaesani come Giovanni di Pace che nel dialetto diventa Giuan de pas da cui il nome sull’etichetta. Assaggiamo il Roero
Azienda Vitivinicola Pace
Cascina Pace, Frazione Madonna di Loreto 52 – Canale (CN)
Tel. Dino 3286465504
Tel. Pietro 3384323245
dinonegropace@gmail.com
https://www.pacevini.com/