L’AcquaBuona, quindici anni (e non sentirli)

2
11343

Ebbaboldene sì, sono passati 15 anni da quando, il 15 giugno 1999, apparivano in rete le prime pagine de L’AcquaBuona, il risultato di un’idea venuta a chi masticava un po’ di tecnologia e si chiedeva cosa fare degli appunti presi a Vinitaly o nelle occasioni di degustazione che si moltiplicavano grazie al “rinascimento enoico” italiano in pieno boom. Un “editoriale di fondazione”, una dedica a Mario Soldati che era scomparso qualche giorno prima, e via con le prime rassegne degli assaggi, descrizioni di viaggi a sfondo enogastronomico, eccetera eccetera.

Nel corso degli anni molto è cambiato (vedi la trasformazione in testata giornalistica) ma molto è rimasto uguale. Le rubriche fondamentali sono sopravvissute (la degustazioni narrate ne “Il vino in dettaglio”, le monografie de “L’appunto al vino” di Fernando Pardini, “Mangiare Bere Uomo Donna” dove si parla di ristoranti , le visite in cantina …); alcune sono scomparse per una esigenza di razionalizzazione, altre sono nate per un naturale allargamento degli interessi, soprattutto nella direzione del cibo, della cucina, e dell’attualità. Molti collaboratori ci hanno fatto e ci fanno compagnia dando un contributo fondamentale all’arricchimento delle pagine.

E come per i matrimoni che durano tanto, forse il segreto della longevità de L’AcquaBuona sta nella trasformazione continua di un rapporto che lasciamo evolvere senza forzature o costrizioni, e che la faccia essere sempre e comunque espressione libera delle nostre sensibilità, di quello che attira la nostra attenzione, di quello che ci appassiona e che speriamo interessi ed appassioni chi ci legge, e siete in tanti ed affezionati.

Evitando di attribuirci missioni di qualsiasi genere, e ruoli non richiesti da nessuno, soprattutto se più grandi di quelli che possono essere assegnati a chi parla di cibo e di vino, cercando sempre di guardare fuori e non il proprio ombelico. E con la soddisfazione di essere oltre che osservatori, anche attori (o forse meglio registi) di “rappresentazioni” enogastronomiche che ormai muovono migliaia di appassionati e che ci riempiono di soddisfazioni.

Insomma: finché ci saranno curiosità da soddisfare e l’affetto di voi lettori, L’AcquaBuona continuerà a “cavalcare la rete”. Lunga vita a L’AcquaBuona!

 

L'AcquaBuona

2 COMMENTS

  1. La mia curiosità e il mio affetto di dilettante e appasisonato lettore delle vostre analisi ci sono sempre..

    Auguri e buona fortuna, almeno per i prossimi 15.

    Francesco

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here