La Perla del Mare, una buona scusa per una due giorni a San Vincenzo

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deborah-emanuele-molloPrima o poi l’estate arriverà e allora la voglia di gite fuori porta sarà più forte che mai. Eccoci quindi a consigliare una due giorni dal sapore di salsedine, all’insegna di sole, mare e gustosa gastronomia.

San Vincenzo è uno dei posti più gettonati della costa toscana, vuoi per le sue spiagge, vuoi per la dolce vita che un tempo – oggi un po’ meno – l’aveva resa meta ambita per molti, vuoi anche per il parco archeologico di Baratti che dista pochi chilometri dal paese e che offre la possibilità, a chi lo visita, di unire cultura e relax sulla spiaggia.  O sugli scogli, se qualcuno preferisce.

Ma da un po’ di anni San Vincenzo, per chi soprattutto è “dipendente” da posti che fanno bene non solo allo spirito ma anche alla pancia, è conosciuto anche per un’altra eccellenza: si tratta di La Perla del Mare, ristorante ed anche stabilimento balneare, dove naturalmente è il pesce ad occupare il trono. Ai fornelli c’è Deborah Corsi, giovane e caparbia chef appartenente all’importante associazione dei Jeunes Restaurateurs d’Europe, a cui si deve una trasformazione importante di questo luogo, che per tanti anni è stato una semplice trattoria, mentre adesso indossa i panni di ristorante gourmet, dove si fa ricerca e si propongono piatti che rivisitano la tradizione italiana, ma senza stravolgerla per renderla irriconoscibile.

1b105f61-5807-433f-b725-db5fc3b39079Qui si mangia affacciati sul mare ed è il rumore delle onde a regalare un sottofondo musicale unico. L’ambiente è caldo e romantico, ideale se si è alla ricerca di un tête à tête per una serata speciale, ma adatto anche a chi è tra amici e desidera un posto accogliente e leggero, dove la bravura dello staff sta nel far sentire gli ospiti coccolati ma non sotto esame. Il locale è aperto anche in inverno ma solo il fine settimana, mentre in estate è in moto tutti i giorni, dalla mattina per le colazioni, che vengono proposte al piccolo bar adiacente, fino a sera. Tra pranzo e cena, da quest’anno, le cose cambiano: per il lunch Deborah ha infatti deciso di proporre soltanto un menu più snello, studiato per affrontare al meglio la calura estiva, mentre la sera si può gustare quello gourmet, con i piatti nuovi e con gli evergreen che l’hanno resa famosa, come la frittura, sempre in carta, a cui è particolarmente affezionata.

img_9665Fra gli antipasti più riusciti c’è La mia triglia alla livornese, ripiena di ricotta ed olive, in cui il lato croccante è garantito da due fette di pane che la contengono, mentre il pomodoro è una salsa concentrata dal sapore intenso. Poi c’è il Polpo al fumo d’olivo, crema di cannellini e pomodoro confit all’aglio, un piatto ben congegnato e perfettamente bilanciato. Il primo piatto, tra quelli assaggiati, che si aggiudica il podio è Come un raviolo di Gamberi, ricetta cult di Deborah, anche se in questo caso presenta qualche variante: si tratta di un raviolo in stile orientale, con una pasta sottile che lascia intravedere l’interno, farcito stavolta con maiale leggermente speziato. A contrastare il grasso della carne, come condimento della pasta, una giardiniera di verdure leggera e fresca di acidità.

Si sono fatti voler bene anche gli Gnudi di mare con calamari e pesto di basilico, un’idea semplice ma appetitosa in cui l’intelligenza della chef sta nel proporre un pesto delicato, così da non appannare gli altri componenti. Tra i secondi un consiglio dato con il cuore e la gola è quello di ordinare la frittura, di quelle che non si dimenticano e che fanno tanto estate.

dolcedeborahSui dolci e sulla panificazione Deborah è in continua evoluzione: nel cestino del pane la focaccia esprime al massimo le sue potenzialità, mentre la carta dei dessert è ricca e variegata.

A seguire la cantina c’è Emanuele, il marito di Deborah, appassionato di bollicine -alle quali ha deciso di dare ampio spazio- ma anche un ricercatore di etichette meno note provenienti da tutta Italia (e non solo), che sa ben spiegare e caldeggiare ai suoi ospiti. Occhio di riguardo anche alle proposte del territorio, con la presenza di referenze importanti.

podere_agave_2012_0073Per dormire, a pochi chilometri da La Perla del Mare, c’è un agriturismo anch’esso con vista sul mare: si chiama L’Agave ed è provvisto di oltre 20 appartamenti, dai monolocali fino ai trilocali, tutti arredati con gusto, spaziosi, funzionali e tenuti alla perfezione. Il posto è silenzioso ed è un vero toccasana per chi cerca riparo dal caos cittadino. Al mattino la colazione, anche se un po’ cara, offre torte e marmellate fatte in casa, pane e focacce appena sfornate, frutta fresca, ma anche salumi e formaggi per chi il risveglio lo preferisce salato. Due piscine sono a disposizione della clientela, ma il consiglio è quello di recarvi al golfo di Baratti e farvi trasportare dai barcaioli locali in una delle calette, spesso deserte, che si trovano proprio dietro la punta: qui fare pace con il mondo sarà un gioco da ragazzi.

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Roberta Perna

Roberta Perna (perna@acquabuona.it): del cibo e del vino non potrei proprio farne a meno ed è così che sulle mie due più grandi passioni ho costruito il mio lavoro e la mia vita. Sono socia di Studio Umami (www.studioumami.com) e titolare di Roberta Perna (www.robertaperna.it), due agenzie specializzate nell’ufficio stampa, nella comunicazione e nell’ideazione ed organizzazione di eventi enogastronomici, sono giornalista pubblicista e sommelier diplomata Fisar. Collaboro da anni con diverse testate di settore come Bargiornale e Ristoranti Imprese del Gusto ed ho due blog, uno che si chiama Roberta Perna ed uno, fondato con altre colleghe giornaliste, “Alla nostra portata”. Insieme a Studio Umami organizzo Life of Wine, evento degustazione dedicato solo alle vecchie annate.

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