Caven Camuna, una Valtellina all’avanguardia

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di Riccardo Modesti

Digital StillCameraCaven Camuna nasce nel 1982 per volontà dei fratelli Stefano e Simone Nera. Sede commerciale a Chiuro, in provincia di Sondrio, è oggi uno dei fiori all’occhiello della vitivinicoltura Valtellinese, non foss’altro che per l’ampia superficie vitata a disposizione: 35 ettari complessivi, la maggior parte della quale appartenente alla sottozona Inferno, dove la cantina può contare su oltre 15 ettari. Caven Camuna, comunque, dispone di vigneti anche in altre prestigiose sottozone, quali Sassella e Valgella. Sono allevati con criteri moderni, e in alcuni di essi sono state effettuate riconversioni dal sistema tradizionale (a rittochino) a girapoggio, con lo scopo di consentire una più efficace meccanizzazione.

I vitigni coltivati non si limitano alle tradizionali varietà quali Chiavennasca (Nebbiolo), Pignola, Rossola e Brugnola. Infatti, un po’ per sperimentare e un po’ avendo in testa idee chiare sulle possibilità di successo, sono stati impiantati altri vitigni quali Cabernet Sauvignon, Chardonnay e Incrocio Manzoni 6.0.13. La linea produttiva è tutta di altissima qualità, lì dove prevale come filosofia aziendale quella di far svolgere ai vini lunghi affinamenti in bottiglia. Non mancano punte di eccellenza, come noteremo dalle degustazioni che seguono:

Terrazze Retiche di Sondrio IGT Tellino 2011: colore rubino tenue, è un vino semplice ma efficace, prodotto con le tradizionali varietà valtellinesi. Il frutto è in forte evidenza, con un accenno di speziatura. E’ un vino fresco in prevalenza, ma con un tannino piuttosto equilibrato e una gradevolissima sapidità. Buoni la persistenza e il finale, dove ritorna il fruttato già evidenziatosi al naso; un vino leggero ma non banale, ottimo secondo me per una vasta varietà di abbinamenti a tavola. Fa 8/10 mesi di acciaio dopo le fermentazioni, poi un medio periodo di affinamento in bottiglia.

Valtellina Superiore DOCG Giupa 2008: è un vino che ha come caratteristica, oltre a quella di essere prodotto da singolo vigneto di un ettaro, il fatto di essere ottenuto da uve sottoposte al taglio del tralcio, cui segue un appassimento in vigna di durata variabile a seconda dell’annata. Dal colore rubino con riflessi granati, presenta al naso un ampio bouquet molto, molto interessante, dove le abbondanti note fruttate e speziate si rincorrono l’una con l’altra. In bocca spiccano ancora note giovanili, il tannino è fine ma mordace, media la persistenza, buono l’equilibrio. Il finale è pulitissimo, con ottima corrispondenza naso-bocca. Fa circa 18 mesi di barriques (non di primo passaggio) dopo le fermentazioni, cui segue una sosta in botte grande per un totale complessivo di 36 mesi, quindi almeno 8 mesi in bottiglia.

Valtellina Superiore DOCG Inferno Al Carmine 2008: colore rubino con riflessi granati piuttosto intenso, presenta al naso note fini di frutta matura e spezie. In bocca si presenta molto vivo, di concentrazione equilibrata e con un tannino molto morbido. Nonostante l’apparente prontezza, è un vino che può ovviamente durare ancora moltissimi anni. Medio-lunga la persistenza, in un bicchiere di grande piacevolezza. Fa almeno 18 mesi tra barriques e tonneaux, non di primo passaggio, poi botte grande e affinamento in bottiglia per almeno 8 mesi.

Sforzato di Valtellina DOCG Messere 2008: dal colore granato con riflessi aranciati, è un vino che colpisce per l’ampiezza e la pulizia olfattiva. Spezie e uva appassita sono i descrittori principali del suo bouquet, un bouquet ricco e avvolgente. E pure avvolgente è in bocca, decisamente morbido, ma molto fresco d’acidità a riequilibrare il tutto. L’alcolicità potente è ben integrata, a formare un tutt’uno davvero interessante. Lunghissima la persistenza, come ci si aspetta da uno Sforzato di razza. Appassimento delle uve, fermentazioni poi almeno 15 mesi di barrique e 12 mesi di botte grande, quindi bottiglia per almeno 8 mesi.

L'AcquaBuona

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