Wine Master Class al femminile. Presentati i primi corsi sulla leadership e sul wine marketing di genere

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logo_cameraLa pari dignità fra i generi è sancita dall’articolo 3 della Costituzione Italiana, ma in molti ambiti professionali il predominio maschile, pur minato dall’emancipazione femminile, rimane predominante e ancora molto si deve fare per affrancare le donne dal retaggio di una cultura del lavoro tendenzialmente “maschio-centrica”. Il mondo del vino non fa eccezione a questo percorso e da oggi, anzi dallo scorso 31 gennaio, quando il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati On. Luca Sani ha ospitato presso la Sala Stampa di Montecitorio a Roma l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, nata nel 1988 per promuovere la conoscenza, la cultura del vino e il ruolo della donna nell’imprenditoria italiana, fa un passo avanti importante.

logo-bigE’ infatti merito dell’Associazione guidata dalla Presidente Donatella Cinelli Colombini aver pensato ad un percorso formativo vòlto alla preparazione e al sostegno delle donne che vogliono entrare professionalmente nel comparto vitivinicolo, sia nell’ambito della comunicazione che in quello dei Consorzi di Tutela.

wine-people-campus_ok-1-296x300Le Master Class promosse dunque dalla Camera dei Deputati sono due e due sono gli specifici indirizzi professionali oggetto di questi percorsi formativi ideati con il decisivo contributo di Lavinia Furlani e Andrea Pozzan di Wine People e la collaborazione di Wine Meridian, come specificato nella presentazione a Montecitorio: aumentare la presenza femminile nei Consigli di Amministrazione dei Consorzi di Tutela e potenziare il marketing del vino puntando sullo storytelling.

foto_2E’ un’innovazione nel mondo della formazione professionale di settore” – ci dice Antonella Cantarutti (Consigliera dell’Associazione Le Donne del Vino) a margine dell’evento – “Tante donne hanno imparato sulla propria pelle in passato, da oggi noi le aiuteremo” – e ancora –  “La formazione manageriale è stata fino ad oggi basata su aspetti tecnici, indubbiamente basilari, ma asetticamente privi di quelle sfumature che l’universo femminile può aggiungere alla visione dell’uomo, orientata prettamente agli obiettivi, arricchendola di un patrimonio relazionale altrettanto importante” – un concetto recentemente sottolineato anche da Vincenzo Russo dell’Università IULM.

Così, le donne che oggi dirigono il 28% delle cantine con vigneto, il 12% delle cantine industriali, il 24% delle imprese che commercializzano vino al dettaglio e il 12,5% di quelle all’ingrosso (dati Cribis- Crif) si organizzano per accrescere la loro presenza anche nei posti dove viene decisa la politica del vino, come i CdA dei Consorzi di Tutela, che attualmente presiedono con una quota inferiore al 10%. I Consorzi sono quelle organizzazioni che gestiscono le DOC e DOCG sui territori, il vero cervello delle denominazioni e del loro governo. Queste Master Class sono i primi corsi mai realizzati in Italia per formare chi aspira a far parte della leadership del vino e puntano a creare un effetto volano che trascini un numero maggiore di donne, in particolare produttrici, a candidarsi per questi ruoli istituzionali da cui oggi si sentono ancora escluse.

foto_1I corsi sulla comunicazione sono invece aperti a tutte le operatrici di settore, sia del mondo produttivo, sia della distribuzione che ovviamente del marketing, promozione e comunicazione. Anche in questi corsi si punta a sfruttare quella sperequazione che rende l’approccio femminile più estroso ed emozionale di quello maschile, una circostanza che può rappresentare un punto di forza o “uno stile femminile di vendere il vino che usa meno i contenuti tecnici e più il racconto dei luoghi e delle persone, cioè lo storytelling” – afferma la presidente delle Donne del Vino, Donatella Cinelli Colombini, nel corso della presentazione. I corsi sul wine marketing sono dunque a misura di donna e tendono a una trasformazione espositiva che coinvolga il pubblico, grazie alle peculiarità del pensiero femminile, o come dice ancora Antonella Cantarutti – “perché le donne sanno proporlo meglio, sanno coinvolgere, sanno emozionare”.

Il calendario delle prime sei Master Class (tre per indirizzo) si snoderà tra Veneto, Toscana e Puglia, con inizio il 23 febbraio a Verona e conclusione il 30 novembre in Puglia, quando si tireranno le somme di questa prima esperienza, per verificarne i riscontri, valutarne gli effetti, stimarne le prospettive e l’eventuale replica e … perché no, magari anche l’apertura al mondo maschile che, parlo per me, non disdegnerebbe un’occasione per espandere la visione, la concezione e il modo di raccontare la cultura e la vita dell’universo enoico.

Riccardo Brandi

Riccardo Brandi (brandi@acquabuona.it), romano, laureato in Scienze della Comunicazione, affronta con rigore un lavoro votato ai calcoli ed alla tecnologia avanzata nel mondo della comunicazione. Valvola di sfogo a tanta austerità sono le emozioni che trae dalla passione per il vino di qualità e da ogni aspetto del mondo enogastronomico. Ha frequentato corsi di degustazione (AIS), di abbinamento (vino/cibo), di approfondimento (sigari e distillati) e gastronomia (Gambero Rosso). Enoturista e gourmet a tutto campo, oggi ha un credo profondo: degustare, scrivere e condividere esperienze sensoriali.

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