Quando Riccardo Baracchi mi venne incontro

0
5591

Era un giorno di fine marzo del 2003, gironzolavo per il chiostro di S. Agostino di Pietrasanta, in occasione del glorioso Premio AIS Versilia, che radunava tanti bei produttori da tutta Italia.

Mi venne incontro, sorridente e irruento, che ancora me lo ricordo: “lei è un giornalista? Sono alla mia prima presentazione, vuole assaggiare i miei vini?” Lui, titolare del Falconiere di Cortona, un Relais&Chateaux in uno dei più bei luoghi che uniscono il fascino della Toscana e quello dell’Umbria, invece di limitarsi a governare il suo piccolo paradiso si era messo a lavorare (anche personalmente) la terra. E il risultato sarebbe stato, negli anni, la Baracchi Winery, che ancora oggi continuava a far progredire con vulcanica energia, stupendo con novità continue.

Così come mi ricordo che negli anni successivi, ogni volta che mi incontrava in pubblico, mi indicava e diceva : “Lui! È stato lui il primo in assoluto a scrivere dei miei vini!”. E ben presto capii che era stato un onore mio.

In quel “venirti incontro” c’era tutto Riccardo Baracchi, che ci ha lasciati improvvisamente, pochi giorni fa, mentre era a caccia. E quindi, ne siamo sicuri, mentre era felice o comunque emozionato. Questo ci consola: ché la sua vita deve averla attraversata con gioia, e con piacere. Quel piacere e quella gioia che scaturiscono dal bello e dal buono, e che fanno la vita degna di essere vissuta.

Nella seconda immagine, Riccardo Baracchi con Fernando Pardini alla consegna dell’attestato di fedeltà per aver partecipato a tutte le prime dieci edizioni di Terre di Toscana

Riccardo Farchioni

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here