Azienda Agricola Longariva: dal Trentino, la solidità di una mano antica

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“Qui dietro c’è una mano antica, di un vignaiolo capace di interpretare la storia, il territorio, i vitigni con un rispetto raro. Qualcuno che ha capacità di vedere lontano”. Questo viene da pensare assaggiando i vini dell’azienda trentina Longariva. Marco e Rosanna ManicaHo conosciuto Marco e Rosanna Manica al Mercato dei Vignaioli Indipendenti di Piacenza. Un marzemino e un taglio bordolese per capire che avevo davanti dei fuoriclasse, e poi un cabernet franc che ancora ricordo con emozione. Un breve incontro, una conoscenza che andava approfondita. Ed ecco che allo scorso Vinitaly si presenta l’occasione per conoscere con più calma i vini di Longariva.

Partiamo subito dalla carta d’identità: Longariva è una cantina storica trentina, con sede a Borgo Sacco, nei pressi di Rovereto, e vigneti dislocati tra Rovereto e Isera, quindi nel cuore della Vallagarina. Gli ettari vitati complessivi sono 17, per un totale annuo di circa 80.000 bottiglie. Da trent’anni sono Marco e la moglie Rosanna a condurre la cantina con passione contagiosa, che si trasmette al primo sguardo; la filosofia aziendale è quella di non fare assemblaggi tra vigne diverse per salvaguardare la territorialità di ciascun appezzamento; il che si riflette sul grande numero di etichette prodotte, che spaziano dai bianchi, ai rosati ai rossi fino ai passiti. L’unica tipologia non contemplata in gamma è quella degli spumanti: «La viticoltura trentina è stata stravolta da questa moda del brut. Ettari ed ettari di vigne storiche coltivate con i vitigni classici della regione sono state ripiantate a chardonnay per fare il brut… Il Trentino rischia di trasformarsi in una monocoltura per la spumantistica, ma questo è come infilarsi in un vicolo cieco: rinunciare alla nostra storia per inseguire una moda… E poi, quanto durerà? No, noi crediamo nei vini classici del Trentino». Così Rosanna parla con trasporto delle vigne della Vallagarina, vigne in grado di dar vita a vini che rispecchiano appieno il territorio e i suoi caratteri climatici e ampelografici.
Ecco dunque un breve resoconto dei vini assaggiati in occasione del Vinitaly.

perer pinot grigioPerer Pinot grigio doc 2013
Dal vigneto “Al Perer” in località Longariva, nella prima fascia pedemonana. Viene vinificato in bianco per circa 10 giorni. Alla vista è di un giallo paglierino pieno, il naso è fruttato e aperto, richiama la susina, mentre in bocca è ampio, e conferma e rilancia la sensazione piena di frutto che aveva anticipato a livello olfattivo. Piacevolissimo.

Graminé Pinot grigio IGT 2013
Il colore è molto particolare, sembra quasi un rosato, per il suo delicato colore ramato, ma Marco ci tiene a sottolinearlo: «Il mio Graminé non è un vero e proprio rosato: io preferisco chiamarlo un vino ramato!». Le uve (da viti allevate a pergola) raccolte molto mature, fanno una macerazione a freddo di 9-10 ore sulle bucce; ne nasce un vino dal naso pietroso e una bocca potente, saporita, matura. Bilanciatissimo e lungo nella persistenza gustativa.

perer chardonnayPerer Chardonnay doc 2013 (13%)
Anche in questo caso le vigne sono allevate a pergola trentina; si presenta con un bel paglierino brillante; al naso richiama cereali, sentori marini, in bocca è morbido ma ben aggrappato ad una salda acidità. Lunga la persistenza.

Pergole Pinot bianco doc 2013
Nasce dal vigneto Pergole, un vigneto assai vecchio, di 40 anni di età, in cui i rinfoltimenti sono stati fatti a partire da marze fatte in loco. «Le marze originarie – racconta Rosanna – provengono dalla valle della Loira; è un clone che non si trova più in giro, per questo lo chiamiamo “clone Longariva”, per sottolinearne l’identità». Ha un naso aristocratico, ampio, fruttato; in bocca conferma l’impressione  di ampiezza, pinot biancoè bilanciatissimo e dalla lunghezza sorprendente, maturo e fine. Fresco e pacato al tempo stesso, un bianco memorabile.

Cascari Sauvignon 2012 (13%)
Dalla vigna Zinzèle, filari allevati a guyot, con rese di 50 hl per ettaro. Al naso, le note varietali del sauvignon sono lievissime, ampiamente superate dalle note di frutta matura. Bilanciatissimo, minerale, sapido, succoso, caldo e maturo ma ben bilanciato da acidità e sapidità.

Migolèta igt Vigneti delle Dolomiti 2009 – vendemmia tardiva
Migolèta in trentino significa “briciolina”. Da uve in prevalenza traminer, si presenta nel bicchiere  color dorato ramato carico, e un naso particolarissimo con ricordi di salamoia, uva passa, miele. In bocca è vellutato, ben scorrevole grazie all’acidità, note di uva sultanina e vino di chiesa, al retronasale affiorano note di albicocca disidratata. Un vino integro e particolarissimo.

marzemino longarivaAi Dossi Marzemino doc 2011
La batteria dei rossi si apre con questo marzemino prodotto da vigne a pergola trentina nel comune di Isera, fermentato sulle bucce per una settimana. Nonostante sia ritenuto un vino da bere giovanissimo, l’annata attualmente in vendita presso Longariva è la 2011. Si presenta di color porpora con riflessi violacei, giovanissimo, naso classico varietale, con frutti neri e una sottile vena erbacea. In bocca è morbido, equilibrato, pronto alla beva, con una bella acidità. Ideale per i piatti della cucina trentina e per i primi di pasta.

Tovi Trentino Merlot doc 2010 Riserva
Anche questo vino nasce da filari allevati a pergola, dal vigneto “Tovi” in località Longariva. Fermenta sulle bucce per 2 settimane, poi affina per 18 mesi in barrique di secondo passaggio. Il colore è rubino vellutato, al naso è vivo, erbaceo, fruttato e fresco. L’ingresso in bocca ha slancio e vitalità, è scorrevole, fruttatissimo, l’acidità è perfetta. Una musica “in levare”. Lieve e di classe.

Quartella Trentino Cabernet doc 2011 Riserva
Da un taglio di 80% cabernet franc e 20% cabernet sauvignon allevati a pergola trentina nella vigna “Alla Quartella” (loc. Longariva). 2 settimane di fermentazione sulle bucce e poi 18-24 mesi di affinamento in barrique. Rubino brillante e vivo, naso vegetale, pepato lieve, anche questo lo si definirebbe un vino “in levare” per la delicatezza dell’approccio. In bocca è vellutato, sapido, bilanciato, il tannino è già in forma perfetta. Forse da attendere ancora un anno perché si armonizzi al massimo, ma già adesso è un vino sorprendente.

tre cesureTre Cesure Longariva Trentino doc 2009 Riserva – Selezione Marco Manica
Questo è forse il vino di punta (se ha senso un’espressione come questa per i vini di Longariva) tra i vini nati dalla mano di Marco. Lo si intuisce dallo sguardo che ti rivolge mentre lo assaggi, dall’impazienza di spiegarlo e di offrirlo. Le “cesure” sono le vigne storiche racchiuse da mura in pietra, erano quindi ritenute fin da tempi antichi le migliori vigne. Nasce da tre diversi appezzamenti con allevamenti a pergola e a guyot. Il taglio dei vitigni è 50% cabernet sauvignon, 40% merlot e 10% cabernet franc; 2 settimane di fermentazione sulle bucce seguite da 18-24 mesi di invecchiamento in barrique. Colore rubino intenso dall’unghia viva, il naso è pura eleganza, poco descrivibile a parole. Leggero mallo di noce, frutta matura, ricordi di cose antiche… In bocca è incredibile: masticabile ma vivissimo, lieve e potente al tempo stesso, scorrevole ma importante, lungo… Vino di caratura assolutamente superiore.

Migolèta moresca IGT vigneti delle Dolomiti 2004 – vendemmia tardiva-passito (13%)
Da uve lagrein e syrah raccolte a fine ottobre e ulteriormente lasciate ad appassire fino al febbraio successivo, con una riduzione in peso dei grappoli del 70%. I vigneti sono quelli della collina Zinzèle, alle pendici del Monte Baldo, 350 m di altitudine. Affinamento per 3 anni e mezzo in barrique. Fin qui le note anagrafiche della Migolèta moresca, ma il difficile viene a raccontare questo vino creato in tirature limitatissime: color rubino mattonato dai riflessi dorati, al naso riecheggia il fratello, la Migolèta bianca, nei richiami alla salamoia, poi emergono note di cioccolato bianco, pasta di cacao, noce. In bocca è lieve, saporito, per nulla “piacione”, sapido, complesso, con ricordi di fiori secchi. Lunghissimo eppur lieve, da accompagnare a dolci tradizionali.
vino longariva
Che dire dell’azienda Longariva: che alle volte per fortuna i vini rispecchiano in tutto e per tutto i produttori: con Marco e Rosanna si ha da subito l’impressione di trovarsi davanti a persone che, seppur le si conosca da un solo incontro, vi si entra in comunione di spirito da subito, come tra conoscenti d’antica data. Stesso discorso per i vini: hanno un respiro antico, una mano ferma che va al di là delle mode, seguono ed esaltano la bellezza del loro territorio, forti come le Dolomiti, ma delicati come le curve dell’Adige. Vini che non si scordano facilmente. Personalmente, ne ho già nostalgia.

Azienda Agricola Longariva
Via R. Zandonai, 6 38068 Borgo Sacco – Rovereto – (Trento)
Tel. 0464437200 – Fax 0464487322
mail: Info@Longariva.it
http://www.longariva.it

Paolo Rossi

Paolo Rossi (p.rossi@acquabuona.it), versiliese, laureato in lettere, lavora a Milano nel campo editoriale. Nel vino e nel cibo ricerca il lato emozionale, libertario, creativo. Insegue costantemente la bottiglia perfetta, ben contento che la sua ricerca non sarà mai appagata.

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