Un libro per Natale: Luigi Veronelli

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Giunti Editore e Slow Food hanno da poco distribuito in libreria il libro “Luigi Veronelli: la vita è troppo breve per bere vini cattivi”.

Sono passati otto anni dalla scomparsa di uno dei grandi padri della critica e divulgazione enogastronomica, e gli autori Gian Arturo Rota e Nichi Stefi, che con il “Gino” nazionale ebbero un fortissimo legame personale e professionale, ne rievocano la poliedrica e complessa personalità attraverso una selezione dei suoi articoli e interventi.

Un lungo lavoro di ricerca che, intrecciato ai ricordi personali dei due autori, contribuisce a ricostruire un ritratto fedele dell’uomo Veronelli, personaggio senza compromessi ma non integralista, schierato ma senza pregiudizi, provocatorio, egocentrico, ma anche razionale e profondamente solidale.

Il libro non ha una struttura sequenziale di lettura. I contenuti sono organizzati in ordine alfabetico (l’unica gerarchia mai infranta da Veronelli: ”Esiste l’alfabeto, è così semplice, così chiaro, così condiviso”) ed ogni capitolo è autoconsistente. Una lunga sequenza di aneddoti, citazioni, appunti, parole chiave, cronache e resoconti che condensano quasi cinquant’anni di carriera spesi a viaggiare l’Italia del cibo e del vino con una sensibilità e una passione mai uguagliate.

Trecento pagine in cui si ritrovano tutte le sue battaglie a favore del mondo agricolo e contadino, del vino vero, “che da gioia”, del bistrattato olio extravergine d’oliva o delle Denominazioni Comunali. Una difesa a oltranza, quanto mai attuale, dell’immenso patrimonio gastronomico e culturale “del paese più bello del mondo” fatta da un grande comunicatore dallo spirito libero.

Prefazione: Carlo Petrini
Editori: Giunti Editore – Slow Food Editore
Pagine: 320 (con immagini: fotografie e documenti)
Prezzo: 16,50 euro

Franco Santini

Franco Santini (santini@acquabuona.it), abruzzese, ingegnere per mestiere, giornalista per passione, ha iniziato a scrivere nel 1998 per L’Ente Editoriale dell’Arma dei Carabinieri. Pian piano, da argomenti tecnico-scientifici è passato al vino e all’enogastronomia, e ora non vuol sentire parlare d’altro! Grande conoscitore della realtà vitivinicola abruzzese, sta allargando sempre più i suoi “confini” al resto dell’Italia enoica. Sceglie le sue mète di viaggio a partire dalla superficie vitata del luogo, e costringe la sua povera compagna ad aiutarlo nella missione di tenere alto il consumo medio di vino pro-capite del paese!

3 COMMENTS

  1. Paolo, ci sfugge il significato del commento a questo pezzo dove non si annunciano eventi di sorta… se invece si tratta di un commento “in generale” a L’AcquaBuona diciamo che facciamo quello che possiamo per essere tempisti, ma non sempre riesce.

    BUON ANNO!

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