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Il vino in dettaglio

I vini del mese e le libere parole. Aprile 2018

di Fernando Pardini Un vino-dedica per un vignaiolo coi fiocchi che oggi non c'è più, Leonildo Pieropan; il rosato più buono dei ricordi miei (francioso); il vortice ipnotico di un Caberlot e infine una possibile interpretazione della libertaria locuzione "via dalla pazza folla", sulla scia evocativa di un Borgogna che non ti aspetti, autentico dispensatore di nudità. Qualcosa di meglio da desiderare, per le libere parole?

Sky Wine 2018: Terracina rinnova il successo della kermesse cult del territorio Pontino

di Riccardo Brandi Si rinnova il successo della manifestazione che ormai da 13 edizioni esporta sul territorio il connubio tra cultura enologica e cultura storica dell'Agro Pontino, evolvendosi sempre al meglio, coinvolgendo sempre più partner e produttori anche da altri territori, ma soprattutto coinvolgendo sempre più appassionati

I vini del mese e le libere parole. Marzo 2018

di Fernando Pardini Marzo ha portato con sé freddo, pioggia e neve. E' stato un mese generoso in questo. Niente di meglio per riscoprire il calor buono che può emanare da certi vini, niente di meglio che provarci con i rossi: monumentali (Salvioni), delicati (Poggio di Sotto), eroici ( Mandino Cane) o sognatori (Domaine de L'Arlot), sono stati loro la compagnia ideale per le libere parole.

Chianti Classico 2016: ci sono rose, e fioriranno. Parte seconda

di Fernando Pardini Rispetto delle proporzioni, freschezza, reattività. E un tannino da Sangiovese che sprizza orgogliosamente gioventù, per delineare un temperamento "classico" più incline al dettaglio e alle sfumature di sapore che non alla presenza scenica o alla pienezza di forme. Queste le doti implicite ed esplicite ricavate dai primi incontri ravvicinati con i Chianti Classico 2016 avvenuti nel corso dell'attesissima Chianti Classico Collection fiorentina. Qui la seconda parte del reportage.

I vini del mese e le libere parole. Febbraio 2018

di Fernando Pardini I vini del mese, questo mese, parlano tutti la stessa lingua. Con accenti profondamente diversi, ma tutti la stessa lingua. Contemplano, un per l'altro, il dono della spontaneità e della naturalezza espressiva, irrinunciabili fondamenta per costruirci sopra una idea di distinzione, di identità e di privilegio. Ovviamente, nel rispetto delle libere parole.

Chianti Classico 2016. Ci sono rose, e fioriranno. Parte prima

di Fernando Pardini FIRENZE - Rispetto delle proporzioni, freschezza, reattività. E un tannino da Sangiovese che sprizza orgogliosamente gioventù per delineare un temperamento "classico" più incline al dettaglio e alle sfumature di sapore che non alla presenza scenica o alla pienezza delle forme. Queste, in estrema sintesi, le doti implicite ed esplicite ricavate dai primi incontri ravvicinati con i Chianti Classico 2016 avvenuti nel corso dell'attesissima Chianti Classico Collection fiorentina

Chianti Classico Collection 2018: le Riserve e le Gran Selezioni 2015

di Riccardo Farchioni FIRENZE - Riserva. Quale parola esprime in modo più efficace di questa il concetto di livello superiore, di scelta ponderata del meglio della propria produzione, di un vino che può invecchiare migliorando? Poi è successa una cosa: è arrivata la Gran Selezione

Brunello di Montalcino 2013: da qui al futuro. Intro e seconda parte

di Fernando Pardini Un’annata classica e “vecchia maniera”, di quelle che ormai non si trovano più, concretizzatasi in Brunello dialettici e da ascolto attento, vini di prospettiva, di grande freschezza (acida), apparentemente spigolosi ma brillantemente vitali. E se non tutte sono rose e fiori, c’è di che appassionarsi e gioire. Anche se una qualità più diffusa sarebbe una circostanza alquanto auspicabile, viste la nomea e il blasone…

Brunello di Montalcino 2013: da qui al futuro. Intro e prima parte

di Fernando Pardini Un'annata classica e "vecchia maniera", come quelle che non si trovano più. Concretizzatasi in Brunello dialettici e da ascolto attento, vini di prospettiva, di grande freschezza (acida), apparentemente spigolosi ma brillantemente vitali. E se non sono tutte rose e fiori, c'è di che appassionarsi. Anche se una qualità più diffusa sarebbe una circostanza alquanto auspicabile, viste la nomea e il blasone...

Chianti Classico Collection 2018: i Chianti Classico “base” della (generosa) annata 2015

di Riccardo Farchioni FIRENZE - Il piccolo esercito dei produttori di Chianti Classico si è presentato come avviene ogni anno a febbraio negli spazi affascinanti della Stazione Leopolda di Firenze: 186 aziende hanno presentato 659 etichette, e 50 sommelier Ais hanno stappato intorno alle 9000 bottiglie per riempire i bicchieri di una folla di giornalisti e operatori

I vini del mese e le libere parole. Gennaio 2018

di Fernando Pardini Dopo un finire di dicembre falcidiato dai malanni stagionali e da un conseguente isolamento coatto, febbricitante e pauperista, a gennaio c'era da attendersi un pronto riscatto alla riconquista dell’indipendenza perduta e del piacere di fare certi incontri. E così è stato: a gennaio non si è scherzato, né coi vini né con le libere parole: Sassicaia, Trapet, Rousseau, Burlotto, Ferrandes. No, non si è scherzato.

Sassicaia, Ornellaia e tanto altro: l’orgoglio della costa livornese in una bella degustazione di Bolgheri Superiore

di Leonardo Mazzanti Questa degustazione di otto etichette della denominazione top Bolgheri Superiore, otto grandi rappresentanti dell’area vinicola più famosa della costa toscana, è stata la "ciliegina sulla torta" dell’ottava edizione di MareDiVino, evento dedicato all'enogastronomia della provincia livornese che grazie all'organizzazione e all'intraprendenza dei membri della locale sezione della Fisar si è andato evolvendo fino a diventare un appuntamento d’interesse nazionale

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