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Ultim’ora: il vino borgognone non si fa più in Borgogna

Un terremoto è alle porte: l’INAO, l’istituto che si occupa delle denominazioni d’origine transalpine, sta progettando una vera rivoluzione nella nomenclatura del vignoble borgognone. Una rivoluzione che prevede l’annessione di parte del Beaujolais a sud e l’incredibile esclusione dell’area di Chablis a nord. Con la contestuale perdita al diritto delicatissimo di usare in etichetta la dizione “Bourgogne”!

Badia di Morrona, il lungo cammino verso l’eccellenza. Verticali di VignAalta e di N’Antia

L'anno scorso la famiglia Gaslini Alberti ha festeggiato gli 80 anni dalla prima acquisizione di Badia di Morrona, prima benedettina e poi camaldolese. 110 ettari di vigneti nella campagna pisana, un lungo cammino verso la qualità prima e l'eccellenza poi

Da Cuzziol Grandi Vini: il bello della trasversalità/2

Seconda parte del grande viaggio fra i vini del mondo in compagnia di Cuzziol Grandi Vini. Stavolta in rosso. Dai Pinot Noir "franciosi" a quelli austriaci e dell'Oregon. I Saumur e i Carignan, i dolci Banyuls e infine il Porto Vintage...

Da Cuzziol Grandi Vini: il bello della trasversalità/1

Un grande viaggio enoico in compagnia di Luca Cuzziol e dei vini importati dalla sua azienda. Un affresco potente che ci parla di autorialità, diversità e bellezza, sul filo dei ricordi personali, degli incontri e delle intuizioni. Prima parte

Montefalco: autoanalisi impietosa di un fallimento critico personale

Con l'anno nuovo e i buoni propositi, c'è quello di vincere i residuali pregiudizi. Che per un critico enologico significano tanto. Come per esempio dimenticare in fretta che Montefalco, vinosamente parlando, non è come ci si attenderebbe. Non sempre, perlomeno.

I vini del mese e le libere parole. Dicembre 2019

Il giro di boa di un anno che se ne va porta con sé l'eccezione: per una volta affidiamo le libere parole a soli vini oltre confine. Non perché dicembre sia stato un mese avaro di incontri "nostrani", tutt'altro, è che certe bottiglie potrei non reincontrarle mai più, e quindi raccontarle - e raccontarsi - si è fatta esigenza, oltreché messaggio augurale che chiama unicità. Ovviamente non in senso elitario, ma nel nome della condivisione e della sua nobile disciplina morale. E con una fede incrollabile nella cultura delle diversità, che per sua natura non ha confini e della quale ci si può nutrire fino all'abbondanza.

“Eccopinò”, una occasione per parlare di Pinot Nero

Partecipare a Eccopinò 2019, alla scoperta dei Pinot Nero dell'Appennino toscano, ci ha consentito una disamina sull'amato vino-vitigno di origine franciosa, con in testa il mito della Borgogna per poi dimenticarsene. Sì, togliersi il fardello del confronto stilistico per immergersi nella specificità di un percorso altro che possa disattendere quei modelli e ricreare qualcosa di diverso nel segno e nel nome della dignità territoriale. La strada fatta fin qui ci dice che è possibile.

Il Sorriso di Cielo di Stefano Pizzamiglio. Una verticale aromatica

Nessuno spazio concesso al silenzio e al caso. L’estroverso Stefano Pizzamiglio è un fiume incessante di parole che contiene il demone dello studio e del controllo. Non perde mai il filo del discorso, non è mai banale, ha dentro di sé il soffio della fantasia. La Tosa, il racconto di un incontro e la straordinaria verticale di Sorriso di Cielo, Malvasia di Candia aromatica dei colli piacentini.

Un mondo di profumi in un bicchiere piccolo piccolo

L’universo dei profumi è vasto quanto l’universo stesso, e noi enomani ne conosciamo solo una parte infinitesima. Con i nostri ferrivecchi (frutti di bosco, agrumi, grafite, caffè, vaniglia, pepe, salvia, fogli di pomodoro, eccetera) siamo in grado di costruire al massimo l’immagine di un carillon o di un giochetto per bambini. Mentre un cosiddetto naso profumiere sa edificare cattedrali.

L’osservazione ha una sua disciplina. Corte Pavone e i cru “dinamici” di Brunello

Il progetto ha avuto la sua brava gestazione ed è partito da lontano, prendendo a fondamento uno dei princìpi cardine della agricoltura biodinamica: l’osservazione. Parlare di Loacker, infatti, non significa qui parlare di biscotti, ma di una delle esperienze-pilota della viticoltura biodinamica in Italia, una storia iniziata 40 anni fa nella tenuta Schwarhof di Bolzano e proseguita poi nelle cantine fondate in Toscana: Montalcino (Corte Pavone) e Maremma (Valdifalco), oggi enologicamente dirette da Hayo Loacker..

I vini del mese e le libere parole. Novembre 2019

Un bianco marchigiano che scompagina gerarchie puntando dritto al cuore; due Sangiovese di razza che non abbisognano di presentazioni, casomai di continuo ascolto; alcuni eloquentissimi portavoce della galassia bordolese con cui fare i conti, alla luce del tempo che passa: da Sassicaia 99 a Pichon Longueville 81, innamorarsi è un attimo, anche per le libere parole.

Merano Wine Festival 2019: sempre più interessante

Reportage meranese fra nomi affermati e proposte di nicchia. E un Merano Wine Festival più in forma che mai

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