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Sediment(A)zioni

Le interviste possibili. Simone Rosetti, ambasciatore di Romagna nella sua Cà de Bé

di Marco Bonanni Simone Rosetti, classe 1979, sommelier professionista dal 2007, terzo classificato come miglior sommelier romagnolo nel 2008, dal 2010 è “custode” di un locale storico per tutta la terra di Romagna, la Cà de Bé (la casa del bere, in dialetto). Questo luogo non è soltanto un posto dove si beve e si mangia, ma è un simbolo della Romagna enologica. Qui il mito del vino segue di pari passo la funzione sociale e la salvaguardia delle tradizioni

Due panettoni da non perdere: classicità e creatività ad alto livello

di Franco Santini Forse non tutti sanno che la ricetta del panettone tradizionale è “garantita” addirittura da un Decreto Ministeriale! Eppure, mai come negli ultimi anni, il più classico dei dolci natalizi sta vivendo una rinascita, che vede l’artigianalità della lavorazione e la qualità della materia come motori di un mercato senza crisi

Valle Isarco focus – Profondo bianco. Intro/2

di Fernando Pardini Seconda e ultima parte della introduzione alla Valle Isarco. Suoli, facce, paesaggi, umori. E assieme a loro le parole, le parole del vino, co-protagonista assoluto di questa storia

La prospettiva del tempo: degustazioni in Alto Adige/1 – Carlotto e Gottardi

di Lamberto Tosi Quest'anno non sono andato al Merano Wine Festival. La nostra consueta visita in Alto Adige, o come dicono da queste parti in Südtirol, l'abbiamo effettuata nella prima settimana di ottobre, quando ancora i tini non avevano smesso di ribollire. I produttori ci hanno accolto per gentile intercessione di Laura Sbalchiero e Peter Dipoli, che ringraziamo

Valle Isarco focus – Profondo bianco. Intro/1

di Fernando Pardini Questo pezzo ha l'ambizione di introdurci nella Valle Isarco del vino, ovverosia in un mondo. Inutile girarci attorno, in una delle zone d’eccellenza per il bianco d’autore italiano, e forse anche più in là. In quei vini il marchio indelebile di un terroir speciale, in grado di filtrare a maglia stretta i diversi accenti e le diverse espressività per restituirceli combinati secondo una fisionomia che "sa" di lui, e che in suo nome si ricompone e si afferma. In tal senso i bianchi della Valle Isarco sono vini "contemporanei"

I ragazzi che fecero l’impresa. Brisighella vs Montalcino a Sangiovese Purosangue

di Marco Bonanni Il coraggio degli ideatori di scomodare e stuzzicare una vera e propria istituzione enologica come Montalcino, per metterla a confronto con un Sangiovese considerato dai più come un gene di serie B, è stato encomiabile

#Nonsolobolgheri: a MareDiVino le tante espressioni del vino della costa

di Riccardo Farchioni In principio fu Bolgheri. Nella modernità del vino toscano, perlomeno, fu in questo mitico borgo, attualmente floridissimo non più per le pesche ma per il succo d'uva fermentato, che venne sdoganato con successo il concetto di "vino della costa". Una espressione che oggi suona musicale e intrigante ma che una volta era considerata una specie di ossimoro enologico

I vini del mese e le libere parole. Novembre 2017

di Fernando Pardini Ancora diversi momenti condivisi, ancora diverse fotografie, ad onorare il ricordo dei vini bevuti, e non assaggiati. Mese ricco di soddisfazioni, novembre, da questo punto di vista. Ne ho estrapolati quattro, fra Francia e Italia, declinandoli secondo le libere parole.

Vie golose: Rue Paul Bert, a Parigi

di Corrado Benzio Rue Paul Bert conta duecento metri di strada, forse qualcosa di meno, e sta nell'undicesimo arrondissement parigino. Per intenderci in zona Bastille. Anzi, Republique-Bastille-Nation, ovvero le tre piazze da cui sono sempre partiti i cortei politici o sindacali che hanno caratterizzato le lotte sociali in Francia

Le interviste possibili. Terenzio Medri, IL Sommelier

di Marco Bonanni “Sono partito da appassionato, come molti altri. E il merito del mio successo lo devo a personaggi che mi hanno prima insegnato, poi supportato. Devo dire grazie a Gianfranco Bolognesi, Nerio Raccagni, Luigi Veronelli, Paolo Teverini, Franco Tommaso Marchi.”

Sauvignon di tutto il mondo, unitevi! Riflessioni a margine di una degustazione intercontinentale

di Fernando Pardini Dalla Slovenia alla Nuova Zelanda, dalla Germania all'Austria, dalla Francia al Cile, fra vecchie e nuove frontiere a degustare Sauvignon non si muore di noia. Con un particolare distinguo però: che questo microcosmo ampio e sfaccettato può essere abitato tanto dalla bellezza quanto dall'ovvietà

i fiori nel piatto: belli e buoni (e salubri)

di Riccardo Farchioni Ammettiamolo: quando alla tavola di un ristorante vengono servite pietanze che contengono fiori o petali sparsi, si nota non di rado un certo imbarazzo. Par di leggere nel pensiero: e ora che faccio, lo scarto o lo mangio? È vero che tutto quello presentato in un piatto deve essere edibile, ma il punto è un altro: il fiore che mi ritrovo davanti ha una valenza estetica o ne possiede anche una sostanziale, ossia gustativa?

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