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Vinessum 2017, quarta edizione. Vignaioli Artigiani Protagonisti. Le idee sono chiare

di Marco Bonanni Racconto intimo in compagnia dei Vignaioli Artigiani Protagonisti di Vinessum 2017, un evento enologico generoso dispensatore di "naturalità"

Con quella faccia un po’ così… Barbaresco 2014. Terza parte: Treiso e + comuni

di Fernando Pardini Chiudiamo il cerchio per approdare a Treiso, culla di Barbaresco orgogliosi e terragni la cui fisionomia tendenzialmente maschia e austera, in corrispondenza di una annata come la 2014, si è stemperata quel tanto che basta da lasciar emergere buoni doti di freschezza e strutture equilibrate, anche se meno importanti del solito

Doc Maremma Toscana, dove il territorio parla più forte dei vitigni

di Roberta Perna Mentre da un vigneto osservo il "mio" mare, quello di Castiglione della Pescaia, penso che la mia terra, la Maremma grossetana, è stata brava, dimostrando che ciò che per tanti sembrava senza senso ha più di un senso e che questa volta, a dispetto di molti, ha saputo guardare avanti e farsi ascoltare

Con quella faccia un po’ così… Barbaresco 2014. Seconda parte: Neive

di Fernando Pardini Alla peculiare e connaturata eleganza dei Barbaresco di Barbaresco, i portavoce più accreditati fra i Barbaresco '14 provenienti dal distretto di Neive hanno risposto con il carattere, rintracciabile in una trama generalmente più austera ma oltremodo reattiva, instradata spesso da provvidenziali rilievi sapido-minerali

15 giugno 2017: L’AcquaBuona diventa maggiorenne!

Sembra incredibile ma è così: essendo nata il 15 giugno 1999, oggi L'AcquaBuona diventa maggiorenne! Purtroppo non ci venne in mente di scrivere la data da nessuna parte ma è veramente così, fidatevi. Diciotto anni di assaggi, di viaggi, di esperienze, di incontri riportati in centinaia di racconti, durante i quali siamo stati testimoni di cambiamenti (spesso positive evoluzioni) ma anche di punti che sono rimasti fermi, identitari

Con quella faccia un po’ così… Barbaresco 2014. Prima parte: Barbaresco di Barbaresco

di Fernando Pardini Se le conseguenze di una annata acida e piovosa, nei vini rossi, possono facilmente tradursi in un deficit strutturale, in profili "smilzi" e in una certa rugosità tannica, dobbiamo ammettere che la tipologia dei Barbaresco, in particolare, ha saputo ben districarsi dalle maglie dell'incompiutezza grazie alla esaltazione di talune doti seduttive, insite nel proprio dna, che di nome fanno snellezza, freschezza ed ariosità aromatica

La Schiava della Cantina di Caldaro: vino contemporaneo e di prospettiva

di Franco Santini La Schiava sta all’Alto Adige un po’ come lo speck e lo strudel: è sempre stato il vino simbolo, quello quotidiano e dell’amicizia, eccellente sia bevuto come aperitivo, leggermente freddo, che come spensierato compagno a tutto pasto. Se, già dal nome, sembrava destinato a un ruolo di comparsa, sta invece vivendo oggi un ruolo da primattore, insieme a molti altri vitigni “minori” tornati in auge

Eppur non mi piacevano: gli orange wines ed il mio cambio di pensiero

di Roberta Perna Appena mi si nominavano gli orange wines mi veniva l'orticaria. Non mi andavano giù e non c'era modo di farmeli piacere, con quei sentori che assomigliavano più a puzzette invece che ad inebrianti profumi, con quel tratto ossidativo a mio avviso troppo estremo. Mi sono dovuta ricredere partecipando ad una degustazione al ristorante Santa Maria Novella di Firenze curata da Michele Crapuzzo, sommelier Ais, che ha portato nella culla del rinascimento una selezione di otto vini provenienti da tutta Italia

Poggio Le Volpi Wine and Food: una terrazza su Roma

di Franco Santini Avevo sentito parlare di un grande piano di investimenti e di rinnovamento dell’offerta di ospitalità collegata al vino da parte di Poggio Le Volpi - cantina privata cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni e oggi, numeri alla mano, tra le aziende vinicole di maggior successo della regione - e così, complice una bella giornata di sole primaverile, mi sono messo in macchina e sono andato a curiosare con i miei occhi. E quello che ho visto mi è piaciuto

SanCarlo a Montalcino. Il richiamo della terra e il Brunello “antico” che non scordi

di Fernando Pardini I vini, i loro vini, mi hanno condotto fin qui, a SanCarlo. Loro sono stati il pungolo e il viatico di una montante curiosità. Grazie alla schiettezza e al temperamento. E grazie a quella robustezza buona che ne accompagna fedelmente le trame, intrise di veracità e sapore

Impressioni cilene, terza parte

di Lamberto Tosi Con le ultime tre aziende, Montes, Clos Santa Ana e Viña Indomita, si conclude questa affascinante visita in Cile. Se ne trae la sensazione di un mondo enologico privo di pregiudizi culturali, in piena evoluzione e con forti capacità di integrare l'attività vitivinicola con le attività turistico-ricettive

I vini del mese e le libere parole. Maggio 2017

di Fernando Pardini Nasce oggi una nuova rubrica, il cui titolo è parzialmente (volutamente) ingannevole e apparentemente (volutamente) scontato. Perché in realtà non c’è niente di classificatorio né irreggimentato qui. Nemmeno le parole. Con cadenza mensile mi piacerebbe soltanto riannodare le fila dei tanti vini bevuti e non rientrati nell'involucro protettivo di un racconto, di una rassegna, di un viaggio o di un incontro con il produttore. Attenzione, ho detto bevuti, non degustati. E questo fa una certa differenza!

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