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Il vino in dettaglio

Un Pigato, datemi un Pigato. Prima Parte

di Fernando Pardini Lo scorrazzare incessante nell’universo-mondo vino ti porta a concludere, a volte, che il turbinio degli assaggi seriali - quale costipata sintesi di migliaia di incontri diversi- costituisca un vortice emozionale che mal si addice all’approfondimento. E’ come stare perennemente in viaggio senza il piacere di una sosta, con il paesaggio che ti sfreccia ai lati come mille istantanee sovrapposte e con te che non sei in grado di arrestare la macchina e aspetti solo che la benzina finisca.

Cerasuolo: il vino più abruzzese che c’è!

di Franco Santini Parlare di Cerasuolo per un abruzzese è facile e difficile allo stesso tempo. E’ facile perché il Cerasuolo è senza dubbio il vino regionale più tipico e di antica tradizione. Il Cerasuolo sta all’Abruzzo come il Chianti alla Toscana o il Barolo al Piemonte

Verticale di Villa Gemma Masciarelli, una grande storia abruzzese…

di Franco Santini Se l’Abruzzo può oggi vantare un piccolo posto sulla mappa enologica mondiale in buona parte il merito va senz’altro a questo contadino cittadino del mondo, che negli anni Novanta ha ridefinito i moderni canoni di eccellenza del vino abruzzese ed italiano. Orgoglioso, forte e determinato, innamorato visceralmente del proprio territorio

Manaresi: se l’etichetta è un successo, i vini non son da meno

di Leonardo Mazzanti Questa giovane azienda vinicola dei Colli Bolognesi, situata a Zola Predosa a due passi da Bologna, è balzata subito alle cronache per diversi premi di packaging ricevuti, uno per tutti quello ritirato al Vinitaly con l’etichetta del Controluce, il loro vino di punta

Montalcino in verticale: Il Marroneto, elogio dei vini sospesi

di Fernando Pardini Forse sta nel lato più insondabile il fascino indiscreto dei vini de Il Marroneto. Sta nel dico-non dico, nel chiaroscuro dei profumi ampi e rilassati o nel bagliore rassicurante di umori solo sussurrati. Sta nei sottintesi, nei sottotraccia e nelle trame sospese

Oltrepassando il confine. Da Trieste alle osmize del Carso, fra Malvasia e Vitovska

di Paolo Rossi Il lembo estremo orientale d'Italia ha un confine che non è un confine. Di solito è la geografia a tracciare i margini, con catene montuose, fiumi, mari. Ma qui è stata la storia, una storia lunga e complessa a tracciare una falsariga di confine. Se di solito il confine è una linea su una mappa, mai come qui attorno a Trieste il confine è uno stato d'animo fluido, è una fascia ampia, poco definibile

Bianchi d’Abruzzo: Trebbiano o Pecorino?

di Franco Santini Sono appena uscito dal tour-de-force degli assaggi “guidaioli” e vorrei condividere con voi le prime impressioni sullo stato di salute enologica del “mio” Abruzzo. Insieme ad Andrea De Palma (Vini Buoni D’Italia) e Roberto Orciani (NonSoloTappo.info) ho passato intere giornate chiuso in una stanza in compagnia di bottiglie, bicchieri e tastiera. Tra discussioni veraci e scambi di opinioni appassionati

Accendiamo i riflettori sul Chianti Montespertoli, oltre il folklore

di Francesca Lucchese L’appuntamento per parlare di Chianti Montespertoli ricorre ogni anno in occasione della Mostra del Chianti, meglio nota come Festa del Vino. E questo è il primo tasto dolente: l’evento che si tiene da 57 anni a Montespertoli nell’ultima settimana di maggio (l’edizione 2014 è slittata di sette giorni causa elezioni amministrative) è vissuto e percepito da tutti come una bellissima festa paesana

In vino salus – Les Hauts De Smith

di Riccardo Brandi Avevo degustato vini in molte occasioni e nelle sedi più svariate, in alberghi, teatri, biblioteche, sale da tè, bar, ristoranti, enoteche, case private, ville e locali vari … ma mai in una farmacia

Badia di Morrona: uno sguardo al passato con la verticale di N’antia, ed uno al presente con la nuova cantina e il nuovo Chianti...

di Francesca Lucchese Badia di Morrona è una realtà vinicola molto importante per il territorio pisano, assai radicata nell'immaginario degli appassionati per la sua lunga storia, le sue dimensioni, i numeri della produzione. Ciononostante una fotografia di presentazione per un più ampio pubblico è d’obbligo

Assaggi dal Vinitaly 2014: breve viaggio sul versante della finezza

di Paolo Rossi VERONA - Piccola premessa semiseria Per qualche anno mi ero tenuto lontano dal Vinitaly, ebbene sì. Avrò bevuto troppo l'ultima volta, chessò, o sarà stato lo scoccare dei maledetti quarant'anni, o la voglia di dire con aria di sufficienza “Ormai io dal Vinitaly mi tengo alla larga, mi focalizzo su cose più delimitate”

Trasimeno, un anno dopo, parte seconda. Degustazione vista lago, con le espressioni del territorio

di Riccardo Farchioni CASTIGLIONE DEL LAGO (PG) - La bella degustazione "vista lago" nel palazzo Duca della Corgna che ha concluso l'ultima edizione di Divino Trasimeno ha messo in evidenza ancora una volta come la "comunità" di viticoltori di questo incantevole angolo di Umbria, che unisce le classiche dolcezze collinari alla presenza affascinante e climaticamente importante del lago, sia sempre più decisa a cercare una propria identità ed a comunicarla

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