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Tiezzi, la purezza del sangiovese tra le colline di Montalcino

L'incontro con Enzo Tiezzi ed i suoi vini. L'uomo e la sua umanità. E un Sangiovese che parla della proppria terra senza infingimenti.

Siro Buzzetti e i Terrazzi Alti in Sassella: Valtellina allo stato puro

Viaggio nel cuore della Valtellina in compagnia di Siro Buzzetti, dei suoi Terrazzi Alti e dei suoi evocativi Sassella

Pagani de Marchi: una famiglia per il vino (etrusco) di qualità

In un terra ricca ed assolata, vini di spessore e carattere da una famiglia di tranquilla operosità, che ha appena compiuto un efficace cambio generazionale

Osteria di Respiccio. Un posto fuori dal tempo

C'è un posto, sui primi contrafforti dell'appennino parmense, a una manciata di chilometri da Fornovo di Taro, che non ha stelle né bollini, ma se ci capitate in una nebbiosa giornata invernale può regalare emozioni inaspettate. È l'Osteria di Respiccio. Non andateci se avete fretta. Non andateci se cercate l'arredamento curato, la simmetria studiata. Un'osteria d'Appennino come questa è un luogo per anime introverse.

Antichi vigneti Manca. Essenza di Mediterraneo

In Romangia hai la certezza di non partire mai da un foglio bianco, bensì con una tavolozza già imbevuta di mare, di resine di pino, di una finezza inusitata fornita da un terroir più conosciuto per la potenza. Agli Antichi Vigneti Manca ti fai un'idea di "classicismo contemporaneo". Basta avere la capacità d'ascoltare, di studiare, di incuriosirsi. E l'umiltà di assecondare le annate, stagione dopo stagione.

Dalla Tenda Rossa ai Colli Fiorentini. Osteria di Torre a Cona, la nuova vita di Maria Probst e Cristian Santandrea

Maria Probst e Cristian Santandrea, già autori della cucina de La Tenda Rossa, ora sono l'anima dell'Osteria di Torre a Cona, nella campagna dei colli fiorentini. Territorio e tocchi d'autore in un menu elegante ed evocativo della campagna e dei suoi paesaggi

Podere Il Macchione. Un Nobile che non deve chiedere mai

Questa è la storia di due giovani fratelli capitati a Montepulciano per inseguire un sogno e perpetuare la consuetudine familiare a governar vigneti. E' stato così che Simone e Leonardo Abram, provenienti dal Trentino, la loro terra, si sono imbattuti un giorno nelle Caggiòle per poi decidere di restare. La possibilità di acquisire un vecchio podere con annessa vigna (oggi cinquantenne) fu la molla. Era il 2006, e quel podere si chiamava (e ancor si chiama) Il Macchione.

Avignonesi secondo Virginie. Il Sangiovese, il Nobile, i cru

Tornare da Avignonesi (dopo un'era) e vedere l'effetto che fa. In compagnia del Nobile di Montepulciano e dei cru, per registrare i profondi mutamenti che hanno coinvolto la campagna e la cantina, puntando su un'idea concreta di azienda agricola moderna con lo sguardo costantemente rivolto verso una sostenibilità ambientale a tutto tondo.

Guido Vada e la nuova strada del Moscato secco

Coazzolo, collina astigiana: nella terra del moscato. Qua, pur essendo Nizza Monferrato a neanche 25 chilometri, le vigne non fanno rossi, giusto un 10...

Il Caffè Centrale di Camaiore: la tradizione con il vestito della domenica

Ma chi se l'aspettava un posto così? Una bomboniera di tepore e buoni mangiari, dove è in atto un percorso di nobilitazione della più pura delle tradizioni gastronomiche locali. Lo vedi dalla cura del dettaglio, dalla ambientazione, dal servizio, dalle premure, dalle "condizioni al contorno", dai vini…. E' come se l'orgoglio delle proprie radici si vestisse di eleganza.

I Bulgari in Toscana. Verticale di Argirio, il cabernet franc di Podernuovo a Palazzone

Nella tenuta toscana di Giovanni Bulgari, verticale del cabernet franc che ha fatto subito capire le potenzialità di questo territorio

Rudi Bindella, la Tenuta Vallocaia e i suoi cru: una bellezza che onori il paesaggio

Rudi Bindella, terza generazione di una famiglia di storici importatori di vino italiano in Svizzera, approda a Montepulciano nel 1983 per coronare il sogno di diventare viticoltore: fonda di fatto la Tenuta Vallocaia, potendo contare su appena due ettari e mezzo di vigna, ma ha un’idea in testa, che resterà poi la sua missione e il suo faro decisionale: onorare la bellezza del paesaggio che lo ha accolto, esserne all’altezza.

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